lunedì 14 luglio 2008

i milanesi ammazzano il sabato


La mia vita è un chilometro da qua

So quello che ho

La certezza di ogni novità

E’ il senso di abitudine già dalla sua metà

Ma se non fermassi qua

Guidando fino a che

Fino a svanire e ridere

Morire oppur rivivere

Me solo per me

La mia casa è un chilometro da qui

Con tu ed emma un regno

Beh ecco il vostro re

martedì 8 luglio 2008

a forza di essere vento


Čvava sero po tute i kerava jek sano ot mori i taha jek jak kon kašta vašu ti baro nebo avi ker. kon ovla so mutavla kon ovla ovla kon aščovi me ğava palan ladi me ğava palan bura ot croiuti.

Poserò la testa sulla tua spalla e farò un sogno di mare e domani un fuoco di legna perché l'aria azzurra diventi casa chi sarà a raccontare chi sarà sarà chi rimane io seguirò questo migrare seguirò questa corrente di ali.

Giorgio Bezzecchi, italiano e sinti, scrisse questi versi per Fabrizio De Andrè. Khorakhanè, da Anime Salve, si chiude con questo canto in lingua rom.
Giorgio Bezzecchi il giorno 6 giugno è stato schedato nel campo di nomadi di Milano-Rogoredo, tra la tangenziale est, la ferrovia e sotto i cavi dell'alta tensione.

"Censimento dei rom", secondo il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi, da dieci giorni super commissario per gli zingari con gli ampi poteri previsti dall'ordinanza della Presidenza del Consiglio pubblicata in Gazzetta il 30 maggio. "Una schedatura umiliante" secondo Giorgio Bezzecchi, 47 anni.

In quel pozzo di piscio e cemento.
A forza di essere vento.