Čvava sero po tute i kerava jek sano ot mori i taha jek jak kon kašta vašu ti baro nebo avi ker. kon ovla so mutavla kon ovla ovla kon aščovi me ğava palan ladi me ğava palan bura ot croiuti.
Poserò la testa sulla tua spalla e farò un sogno di mare e domani un fuoco di legna perché l'aria azzurra diventi casa chi sarà a raccontare chi sarà sarà chi rimane io seguirò questo migrare seguirò questa corrente di ali.
Giorgio Bezzecchi, italiano e sinti, scrisse questi versi per Fabrizio De Andrè. Khorakhanè, da Anime Salve, si chiude con questo canto in lingua rom.
Giorgio Bezzecchi il giorno 6 giugno è stato schedato nel campo di nomadi di Milano-Rogoredo, tra la tangenziale est, la ferrovia e sotto i cavi dell'alta tensione.
"Censimento dei rom", secondo il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi, da dieci giorni super commissario per gli zingari con gli ampi poteri previsti dall'ordinanza della Presidenza del Consiglio pubblicata in Gazzetta il 30 maggio. "Una schedatura umiliante" secondo Giorgio Bezzecchi, 47 anni.
In quel pozzo di piscio e cemento.
A forza di essere vento.
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