martedì 22 aprile 2008

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"Il nuovo governo prenderà provvedimenti rigorosi sugli immigrati neo-comunitari e valuterà l’opportunità di rinegoziare le regole con l’Ue che, se non è in grado di rispondere alle esigenze di sicurezza dei cittadini su questo punto, è un’Unione a perdere, non a vincere, e fallirà". Lo ha detto Roberto Maroni, intervistato da Radio City su Radio Rai Uno. "Non escludo - ha spiegato l'esponente del carroccio - una consultazione con la Commissione europea perché non possiamo accettare di essere il ricettacolo di coloro che escono dalle galere" dei Paesi nuovi membri dell’Unione e arrivano in Italia perchè è la terra del Bengodi. Non può essere così e assicuro che non sarà così".

Fonte: Lega Nord Padania per l'Indipendenza della Padania, ovvero http://www.leganord.org/, ovvero sito ufficiale del partito politico noto come Lega Nord, ovvero terza forza parlamentare della Repubblica Italiana, ovvero coloro che desiderano separarsi al più presto dalla giustappunt' citata Repubblica, come apertamente dichiarato nella tag del proprio sito. Pare vi sia contraddizione in tutto questo, ma, fidatevi, non vi è.

venerdì 18 aprile 2008

La (neppure troppo) strana coppia

Benedetto XVI accolto da Bush, Insieme in difesa della vita, recita il titolo dell'articolotto pubblicato su Repubblica, da cui ho preso la foto. Devo dire che questi due insieme mi piacciono proprio. Una coppia felice e vincente. Sarà colpa del libro che ho trovato stamane sul tavolino in salotto, Contro natura, una lettera al Papa, chiaro attentato alla mia cosciuenza di un qualche nonmeglioidentificato anticlericalissimo coinquilino? O forse questa mia (non spensierata) analisi critica ha pure a che fare con il clima di profonda crisi politica e morale a cui i nostri concittadini sembrano tenere tanto? Oppure perchè, in fondo, nutro ancora una timida speranza che la voce del Vicario di Cristo si rivolga, una buona volta, alla samaritana al pozzo, e auspico che le coscienze di qualche illuminato cattolico si risveglino, avanzando un pacifico e determinato dissenso, quando ciò non accade. E invece mi tocca leggere che il Pontefice ha chiesto al popolo americano di trovare nella propria fede religiosa un criterio di "discernimento e di ispirazione" di fronte alle sempre "più complesse questioni politiche ed etiche". Leggi: votate repubblicano. Andiamo bene.





martedì 15 aprile 2008

Una vittoria culturale


"Daremo all'Italia questa nuova forza del 40 per cento, che credo sarà la protagonista della storia politica italiana nei prossimi decenni. Questo è il grande sogno che ho realizzato, il grande obiettivo cui ho teso nei 14 anni che mi hanno visto passare da imprenditore a uomo della politica al servizio dello Stato".
Ha ragione, il neoletto premier. Il suo grande obiettivo è stato raggiunto. E non parla del terzo governo Berlusconi. La sua vittoria va ben al di là dei numeri, dei seggi e dei ministri.
La vittoria di Berlusconi è una vittoria culturale.
Vince non un partito, ma un modo di intendere la politica.
Vince uno che afferma che i mafiosi sono eroi, che dice di non pagare le tasse, che parla di calciatori, che mette in ridicolo l'Italia in una seduta del Parlamento Europeo, dando del nazista ad un deputato tedesco. Se ne parlava poco fa con un amico, il berlusconismo non è più un fenomeno di passaggio. I giovani che ieri e domenica hanno votato per la prima volta, cresceranno credendo normale tutto questo.
La nostra non è semplicemente una crisi politica. Non avremo soltanto problemi di devastazione dei conti pubblici, o quel cinghiale di Calderoli ministro di nonsoccheccazzo.
La nostra è una crisi etica e morale.
Il popolo non dovrebbe temere il proprio governo, sono i governi che dovrebbero temere il popolo.
V for Vendetta